Cos'è?


Voce alla Poesia, voce ai poeti, specie a quelli meno conosciuti.

Voce di terra, di vento e di dialetto .

Voce di uomini e donne terribili.

Voce a volte anche mia..manina piccola che cerca la tua.

lunedì 17 giugno 2013

E allora scrivo


E xe in t'un sdondolar de tempie
che el muro davanti al letto
deventa specio.
Pentacolo roverso
de acqua scuro
de fronte rovente
e mi drento me vedo.
Tristeza, morbin,
o malinconia
tuto se riflete
riflette, si, tutto!
De altri, che dorme, 
dele pie donne,
del Signor te la cros
e de mi.
Non più de Biasetto
quel "ndola tu son"
che i xe tutti qua
amor o no amor
cognossudi o foresti
tutti i xe qua
tutti i xe qua
e QUA
TUTTO
XE!




Tommino


Amore mio regalami il tuo cane
che quando dorme
sorride come un bimbo.
Oppure prestamelo, se vuoi, 
che mi racconti
del bruco stanco
sul suo naso posato.
Perchè amore io credo mi somigli
si perde in favole
che il gatto gli racconta
ma ha l'occhio buono 
a rilevar l'impronta 
del suo nemico nascosto
la in giardino.
Ed anche quando, a volte, lui rimugina
e sta pensoso 
ad osservar le foglie
gli basta il lampo
del semplice tuo fischio
per riportarlo ridendo 
verso te.
Ma non si rabbuia mai profondamente
più spesso abbaia
e trova tu il motivo 
semplicemente per dir
" io sono vivo! E son felice
di stare ad abbaiare! "


domenica 16 giugno 2013

Ernesto Calzavara - Appunti per un ritratto d'ignota


Stazione di un paese.
Due treni due discese
al bar.
Intorno al tavolino uccelli-pensieri
in giro con le case-cose
e vele viola vietate
al nostro visto-previsto.
E i treni.
Ne giungeranno ancora
a darci il buongiorno, a ricevere il benearrivato
a chiederci del nostro quotidiano star bene star male
fare questo e quest'altro.
E giù dagli sportelli scenderanno a frotte
farfalle, vespe, scarafaggi neri in brusio
per il berretto rosso del capostazione.
Ma fuori sulle rotaie taglienti
ricucirà in fretta lo spazio il rapido che non ferma
fischia e sparisce.
Ma fuori, chissà da quando, c'è sempre
un merci in sosta
coi nostri pacchetti da aprire
senza togliere carta e scotch
(nulla rompere dei nostri regali).
Ma giunge l'ora di addio
e dei nostri due treni 
ogni ruota la scandirà
scandirà scandirà
dalla partenza al di là
dell'al di là.



venerdì 14 giugno 2013

Voglio ciò che mi spetta lo voglio perché mio m'aspetta


Io non adoro quello che voi adorate
nè voi adorate quello che io adoro
io non venero quello che voi venerate
nè voi venerate quello che io venero

No, non ora, non qui
questa pingue, immane frana
no, non ora, non qui
no, non ora, non qui
Tu non cantavi mai la sera
non cantavi mai

Pimpirulin sta zitto
Pimpirulin piangeva:
voleva mezza mela.
La mamma non l’aveva,
Pimpirulin piangeva.
A mezzanotte in punto
passa un aeroplano
e sotto c’era scritto:
“Pimpirulin, sta zitto!”




Oscar Locatelli - Castagna


Il tuo profilo
da distrofia muscolare
involontariamente severo
guarda le bocce
come fossero aerei da caccia,
traguardi i punti
disposti come case
e lancia un urlo
di inconsueta felicità.

D'intorno
l'ombra del bosco
e dell'umanità.

giovedì 13 giugno 2013

Oscar Locatelli - Articolo indeterminativo



Una mamma su d'età
sistema la sciarpa
alla tua sindrome
e ti coccola.

Il sorriso è a metà
perchè pensa
a quando resterai sola.

Una mamma 
aspetta l'autobus
con la tua sindrome:
dentro, un buco;
fuori, la tramontana.


mercoledì 12 giugno 2013

Tra le prime brecce




Se viene la sera

compagno non avrai

da solo farai la tua strada...

Parole
d'oro d'ottone 
e rame
sentite vibrare
e vibrisse che so
non poter chiamar mie.

Occhiate 
disperse, smarrite
da oscuri Dei
gustate da lingue
anch'esse svanite.

Scongiuri 
sui muri
tra strisce di sale
nei cerchi al vento
che non passi il male.

Di notte levarsi
dormendo al tuo fianco
tastare lo spazio
fin dove si stringe e 
divide 
per quattro

per rette

infinite.


venerdì 7 giugno 2013

Ernesto Calzavara - E la casa xe voda



I crompa la casa e la casa xe voda
i crompa la roba e i la porta nea casa
i torna nea casa e no i trova più gnente
i crompa altra roba e i la porta nea casa
i torna de novo e no i trova più gnente
i porta altra roba e i la sera e i la incioda
i torna de novo e la casa xe voda.

I pianze i maledisse e i se despera
i porta le done i parenti-serpenti
màchine guardie lucheti e infrarossi
i porta le bombe i mitra i canoni 
i roba la roba i la mura nei muri
i sbara e i se scana
la xe tuta na roda
i torna nea casa... la casa xe voda.



sabato 1 giugno 2013

Fernando Pessoa - Da "L'ora del Diavolo -


[...]

Sono il maestro lunare di tutti i sogni, il musicista solenne di tutti i silenzi. Si ricorda di ciò che ha pensato, quando, sola, si è trovata davanti a un grande paesaggio di alberi e al chiaro di luna? Non se lo ricorda, perchè ha pensato a me e, deve saperlo, in verità io non esisto. Se esiste qualcosa, non lo so.

Le aspirazioni vaghe, i desideri futili, la noia del quotidiano, anche quando la amiamo, la noia di ciò che non annoia, tutto questo è opera mia, nata quando disteso ai margini dei grandi fiumi dell'abisso, penso che nemmeno io so nulla. Così, il mio pensiero discende, come vago effluvio, nelle anime degli uomini ed essi si sentono diversi da loro stessi.

Sono l'eterno Differente, l'eterno Procrastinato, il Superfluo dell'Abisso. Sono stato escluso dalla Creazione. Sono il Dio dei mondi che furono prima del Mondo - i re di Edom che mal regnarono prima di Israele. La mia presenza in questo universo è quella di chi non è stato invitato. Conservo con me memorie di cose che non sono arrivate a essere ma che sono state sul punto di essere. (E dunque, faccia non vide faccia  non c'era equilibrio).

La verità, tuttavia, è che non esisto,né io, né qualcos'altro. Tutto quest'universo e tutti gli altri universi, con i loro diversi creatori e i loro diversi Satana - più o meno perfetti e addestrati - sono dei vuoti nel vuoto, dei nulla che girano, satelliti nell'orbita inutile di nessuna cosa.
[...]

Non sono chi si è ribellato a Dio, né spirito che nega. Sono il Dio dell'Immaginazione, perduto perchè non creo.[...] Sono lo Spirito che crea senza creare, la cui voce è un fumo e la cui anima è un errore.

[...]