Cos'è?


Voce alla Poesia, voce ai poeti, specie a quelli meno conosciuti.

Voce di terra, di vento e di dialetto .

Voce di uomini e donne terribili.

Voce a volte anche mia..manina piccola che cerca la tua.

lunedì 31 dicembre 2012

Claudio Grisancich - Butacarte


Son 'ndà trovarla
zala
la vestalia
zalo
el mur d'i spagnoleti
fumai
sentà rente el sburto
de la finestra
tignindome el palmo de la man
'verto tra le sue
la me contava
tuto el mio passà
iera dolze drento de mi
tuto el soferto
crature che va
in t'el fiume indiferente 
de la vita

crature del pianzer
crature del rider


sabato 29 dicembre 2012

LX - Catullo


Che t'abbia partorito
con un cuore così insensibile e crudele
- davvero un cuore troppo selvaggio -
sulle grotte della Libia una leonessa
o il mostro che è in Scilla latrante
dalla parte più bassa del ventre
per saper disdegnare il dolente richiamo
di chi ti invoca nel momento suo ultimo?

sabato 22 dicembre 2012

La morte del giorno in paese - Ernesto Calzavara


E gli uomini stanchi di soffrire
ammazzarono sulle strade
il Maiale del Giorno
appeso con le gambe
da una casa all'altra
a testa in giù.

La bestia prima di morire
aveva urlato con le canne insanguinate
tutte le rabbie della vita porca
distruggendo fiori e foglie.

Gli uomini strapparono
dal suo ventre squarciato
i semi della notte
sparpagliandoli intorno
si ritirarono in terrecotte e cementi.

Espulso l'ultimo soffio
sulla salma del dio-maiale
si sgomitolarono dall'alto
i fili del silenzio.

Scarabei nero e oro
scalarono 
gherigli d'orecchie.

L'anima della luce si arrese a quella dell'ombra.

Onde di sonno
marea montante
su tutto.
            Nel buio il bisbiglio
            degli Invisibili.

sabato 1 dicembre 2012

Xe tante robe - Claudio Grisancich


Xe sto tempo che ga
profumo de vento,

xe sta aria de
piova su le case e
piante co l'aspro
del midolo novo, 

son mi, co la testa
imborezzada e la su picia
man piantada in t-el mio pugno. 

Xe sta casa granda
e sto cortil crolà, 
drento de lu, fracado, 

e ncora mi, sora
ste robe che me sento nato
per capirle meio
d'i altri e c'un pianto 
drento, meravilià, 
de no saverle dir.